03 marzo 2011

Call of Duty ovvero una minestra riscaldata


Negli ultimi anni Call of Duty è diventato come FIFA e Pro Evolution Soccer ovvero un appuntamento fisso dell'autunno. Oggi Infinity Ward ci dice che Modern Warfare 3 userà lo stesso engine 3D dei predecessori, engine grafico che resiste dal 2006, aggiornato e rattoppato, ma pur sempre datato.

Eppure i competitor lo sviluppano un nuovo engine grafico mi vien da ribattere. Si veda DICE ed il suo Frostbite, Crytek col suo Cryingine 3, id Software e il suo Tech 5 e potrei continuare.

Detto questo Call of Duty comincia ad assumere tutti i connotati della minestra riscaldata. I successori di Modern Warfare (anno 2007) li ho trovati abbastanza scadenti con una particolare nota negativa per World at War e l'ultimo Black Ops (qui ho raggiunto il mio livello massimo di disgusto fermandomi prima della fine), per quel che mi riguarda davvero pessimi. Dimenticavo, ovviemente sto parlando della parte single player.

Ora, che mi devo aspettare da un Modern Warfare 3 che avrà un engine grafico del 2006, rimasticherà la storiella di Modern Warfare (che tutto si può dire ma non coinvolgente), proporrà una esperienza single player sempre più corta (sono anni che CoD single player non supera le 5-6 ore di gioco) e aggiornerà si un 3% la parte multiplayer.

Da grande amante dei FPS "di una volta" (come si suol dire) dico che Call of Duty con me ha chiuso e prego la Valve di farsi viva perchè non resistiamo più senza Gordon Freeman!

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